Porcellana cinese e giapponese: marchi, come riconoscerla e quanto vale

Porcellana Cinese

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I fratelli Barbieri… esperti commercianti d’arte provenienti da due generazioni di antiquari e presenti nelle più importanti manifestazioni, si avvalgono della loro esperienza e dell’aiuto di professori ed esperti per eseguire stime e perizie accurate ed imparziali del valore di ogni tipo di oggetto antico.

Cos’è la porcellana orientale e perché è così preziosa

La porcellana cinese e giapponese rappresenta una delle forme d’arte più raffinate dell’Asia. Ogni pezzo è una testimonianza storica che racconta il gusto, le tecniche e i simboli culturali delle diverse epoche. Riconoscerne l’origine e interpretare i marchi incisi o dipinti sul fondo è fondamentale per determinarne autenticità e valore economico.


Come riconoscere la porcellana cinese e giapponese

Il primo passo per identificare la provenienza di una porcellana è osservare il marchio e analizzare i dettagli estetici.

1. Analisi tattile e visiva

La porcellana autentica è liscia, compatta e molto lucida. Quando percossa con un dito, emette un suono acuto e cristallino. I pezzi antichi mostrano spesso piccole crepe, imperfezioni e lievi irregolarità — segni naturali del tempo e del processo artigianale.

Al contrario, una superficie perfettamente uniforme o un colore troppo brillante possono indicare una riproduzione moderna.

2. Differenze tra porcellana cinese e giapponese

CaratteristicaPorcellana cinesePorcellana giapponese
Epoca storicaDinastie Ming e QingPeriodi Edo e Meiji
Stile decorativoMotivi simbolici, draghi, fiori di lotoScene naturali, figure umane e paesaggi
Colori tipiciBlu cobalto, rosso ferro, verde giadaOro, rosso, blu scuro
MarchiSpesso apocrifi, con simboli imperialiFirma dell’artista o del laboratorio

Porcellana cinese antica: marchi imperiali e simboli

Come leggere i marchi cinesi

I marchi imperiali cinesi (chiamati reign marks) si trovano generalmente sul fondo e vengono letti dall’alto verso il basso e da destra a sinistra. I più famosi appartengono alle dinastie Ming (1368–1644) e Qing (1644–1912).

Ogni marchio è composto da sei caratteri:

  • I primi due indicano la dinastia (“Da Ming” o “Da Qing” — Grande Ming o Grande Qing)
  • I due centrali riportano il nome dell’imperatore (es. Qianlong, Kangxi, Yongzheng)
  • Gli ultimi due significano “Nian Zhi” (年製), cioè realizzato durante il regno di…

Esempi di marchi imperiali cinesi

  • 大清乾隆年製 (Da Qing Qianlong Nian Zhi) – Realizzato durante il regno di Qianlong (1735–1796)
  • 大明嘉靖年製 (Da Ming Jiajing Nian Zhi) – Dinastia Ming, regno di Jiajing (1521–1566)

Marchi apocrifi: tra rispetto e imitazione

Molti vasi del XIX e XX secolo riportano marchi di imperatori precedenti. Questi sono marchi apocrifi: usati come omaggio artistico o, talvolta, per dare un’apparenza di antichità. Tuttavia, le differenze nella forma dei caratteri o nella qualità del blu sottosmalto permettono agli esperti di riconoscerne la datazione reale.

Simboli e motivi decorativi ricorrenti

La simbologia è un altro elemento chiave:

  • Drago a cinque artigli → potere imperiale
  • Fenice → rinascita e prosperità
  • Fiore di loto → purezza spirituale
  • Pesce carpa → abbondanza e fortuna

Porcellana giapponese: marchi e scuole principali

La porcellana giapponese si distingue per la varietà di stili regionali e per l’uso di firme personalizzate. Durante il periodo Meiji (1868–1912) nacquero numerose officine (kiln) oggi riconosciute a livello mondiale.

Le principali scuole e marchi giapponesi

  1. Arita / Imari (有田焼 / 伊万里焼)
    Tra le più antiche produzioni (dal XVII secolo). Marchi spesso in blu sottosmalto con iscrizioni come Fuku (福, “felicità”) o il nome dell’artista.
  2. Kutani (九谷焼)
    Caratterizzata da colori vivaci e motivi in oro. Marchi in rosso ferro o oro, come Kutani-sei (九谷製, “Made in Kutani”).
  3. Satsuma (薩摩焼)
    Rinomata per la decorazione dorata su fondo crema. Il marchio tipico include il simbolo Shimazu, lo stemma del clan feudale che patrocinava la produzione.
  4. Noritake (ノリタケ)
    Fondato nel 1904, divenne celebre in Occidente. Il logo più noto mostra una “M” (Morimura) all’interno di una corona o di una ghirlanda.
  5. Fukagawa (深川製)
    Marchio con il Monte Fuji e una ruscello, simbolo di purezza e continuità. Usato sin dal 1894 e tuttora attivo.

Come riconoscere i vasi cinesi di valore

1. Età e periodo di produzione

Il valore cresce con l’antichità. I vasi delle dinastie Ming e Qing raggiungono prezzi da decine a centinaia di migliaia di euro, soprattutto se recano marchi autentici imperiali.

2. Qualità artistica

Un vaso di pregio si distingue per la raffinatezza dello smalto, la precisione dei tratti decorativi e la simmetria generale, che però non deve essere perfetta: le irregolarità sono indice di lavorazione manuale.

3. Stato di conservazione

Crepe, restauri o scheggiature possono ridurre sensibilmente il valore. Tuttavia, patina naturale e microfessure possono essere indicatori di autenticità.

4. Provenienza e certificazioni

Documenti di provenienza, analisi del materiale o perizie di esperti qualificati (spesso rilasciate da case d’asta o musei) sono essenziali per la valutazione.


Come identificare i marchi sul fondo

I marchi autentici della porcellana cinese e giapponese possono essere:

  • Scritti a mano in blu sottosmalto o in rosso ferro
  • Incisi o impressi durante la produzione
  • Stampati (tecnica moderna, spesso segno di produzione industriale)
  • In rilievo o in sigillo (seal mark) per opere imperiali

Suggerimento pratico

Utilizza una lente d’ingrandimento o scatta una foto ad alta risoluzione per confrontare il marchio con le banche dati online (ad esempio Gotheborg.com per la ceramica asiatica).
Le piccole differenze nei tratti dei caratteri o nel colore dell’inchiostro sono decisive per distinguere un originale da una copia.


Quanto vale una porcellana cinese o giapponese

Il valore di mercato dipende da quattro fattori principali:

  1. Età e periodo – Oggetti delle dinastie Ming e Qing o dell’epoca Edo/Meiji sono i più richiesti.
  2. Autenticità del marchio – I marchi imperiali originali o le firme di artisti celebri (come Kakiemon o Imaemon) aumentano esponenzialmente la quotazione.
  3. Rarità e decorazione – Motivi complessi, smalti policromi e rappresentazioni mitologiche sono molto apprezzati.
  4. Condizione e provenienza – Pezzi integri e documentati possono valere da mille a decine di migliaia di euro.

Esempio:

  • Un vaso Qianlong originale con marchio a sei caratteri può superare i 50.000 €.
  • Una ciotola Imari Meiji ben conservata si aggira sui 500–1.500 €, mentre un servizio Noritake antico può raggiungere 2.000–3.000 €.

Come distinguere copie e falsi

  • Colori troppo vividi o omogenei → produzione moderna.
  • Marchi stampati perfetti → non coerenti con la calligrafia manuale storica.
  • Peso eccessivo o smalto opaco → uso di materiali contemporanei.
  • Marchi imperiali su pezzi di bassa qualità → probabilmente apocrifi.

💡 Consiglio utile: prima di acquistare, confronta sempre più fonti (cataloghi d’asta, siti museali, banche dati online) e, se possibile, richiedi una perizia a un esperto di arte orientale. I fratelli Barbieri, commercianti d’arte con una lunga tradizione familiare che si tramanda da due generazioni di antiquari, partecipano alle principali manifestazioni del settore. Grazie alla loro esperienza e alla collaborazione di studiosi ed esperti qualificati, offrono valutazioni e perizie precise e imparziali sul valore di qualsiasi oggetto d’antiquariato.


Riconoscere e valutare la porcellana cinese e giapponese è un’arte che unisce occhio esperto, conoscenza storica e sensibilità estetica. I marchi — veri o apocrifi — raccontano storie di imperatori, artigiani e commerci globali. Imparare a leggerli significa entrare in dialogo con secoli di cultura e bellezza.


FAQ sulla porcellana cinese e giapponese

Q1: Dove si trovano i marchi sulla porcellana?
Solitamente sul fondo, dipinti in blu sottosmalto o incisi sotto la vernice.

Q2: Tutti i marchi imperiali indicano un pezzo autentico?
No. Molti sono apocrifi, creati successivamente in segno di rispetto verso l’imperatore.

Q3: Come distinguere un vaso cinese originale da una copia moderna?
Verifica la forma dei caratteri, le imperfezioni dello smalto e la qualità del blu sottosmalto.

Q4: La porcellana giapponese è meno pregiata di quella cinese?
Non necessariamente: pezzi Kutani, Satsuma o Imari di alta qualità hanno valori simili o superiori.

Q5: Posso stimare il valore di un vaso autonomamente?
Solo in modo indicativo. Per una valutazione precisa serve una perizia professionale.

Q6: Quali sono i marchi giapponesi più ricercati?
Noritake, Kutani, Satsuma, Fukagawa e Kakiemon.

Q7: Dove acquistare o vendere porcellane orientali autentiche?
I fratelli Barbieri, discendenti di una famiglia di antiquari attiva da due generazioni e protagonisti delle più rinomate manifestazioni del settore, mettono a disposizione la loro consolidata esperienza. Avvalendosi anche della consulenza di studiosi e specialisti, eseguono stime e perizie accurate e imparziali sul valore di ogni genere di opera o oggetto antico. Acquistiamo oggetti Antichi Cinesi e Giapponesi.

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